Con la prima domenica di settembre arriveranno altri nuovi amici nelle nostre comunità.
Abbiamo già accolto suor Iris Gallardo e suor Mehret Michael che insieme a suor Yamilet formeranno la comunità delle Sorelle Comboniane che risiederà nell’appartamento sopra la scuola dell’infanzia di Mandria. Le suore Comboniane, libere dall’impegno con il Centro Mondo Amico, aiuteranno il parroco nella vita pastorale delle parrocchie di Mandria e di Voltabrusegana.
Arriveranno anche le sorelle Dafrosa Ndayizeye, Marie Ange Bukeyeneza, Imelde Nzeyimana, Missionarie della Redenzione: abiteranno presso la canonica di Voltabrusegana, che durante quest’estate abbiamo preparato, e anche loro, assieme alle Sorelle Comboniane, affiancheranno don Lorenzo nella vita delle due parrocchie, nella benedizione delle case e visita alle persone, nell’assistenza ai gruppi.
Ringraziamo le rispettive Superiori e quanti, durante lo scorso anno, si sono dati da fare per intrecciare il dialogo e poter garantire queste presenze preziose nelle nostre due parrocchie.
Per ora diamo questo annuncio. Impareremo a conoscere queste amiche che si inseriranno nella vita delle due comunità, nei gruppi e nelle liturgie domenicali. Le accogliamo con gioia e amicizia, facendoci vicini con cordialità e rendendoci disponibili al loro inserimento.
È sempre un grande dono poter avere tra noi persone che hanno donato tutto il loro tempo e le loro energie per amore del Signore e della Chiesa, un dono davvero straordinario, forse poco riconosciuto oggigiorno.
Ogni capodanno la comunità di Taizé raduna in una capitale circa 30.00-40.000 giovani provenienti per lo più da tutta Europa. Il prossimo incontro si terrà a Madrid dal 28 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019.
Si tratta di un pellegrinaggio di fiducia sulla terra, così viene denominato, che ha lo scopo di far incontrare giovani con esperienze e culture differenti per fare reale esperienza della gioia dell’incontro, della condivisione e della fraternità universale. Tutto ciò viene fatto in nome del Vangelo.
E’ un’esperienza molto profonda che tocca la vita nella sua essenza, come pure molto “estesa” perché invita ad allargare il cuore. Davvero si percepiscono un respiro internazionale e una grande fraternità che aiutano ad uscire dagli angusti spazi delle nostre mentalità e delle piccolezze del cuore. Così, allargandosi il cuore, si relativizzano i nostri problemi.
Si viene ospitati in famiglie a piccoli gruppi, oppure nelle parrocchie; le mattine si vivono nei piccoli centri parrocchiali in gruppi di qualche centinaio, i pomeriggi c’è la possibilità di scegliere tra una molteplicità di laboratori diffusi per la città (dalla Bibbia alla giustizia sociale, dalla politica alla sessualità, dalla carità allo studio…), mentre le sere ci si raduna tutti per la preghiera, ed è davvero impressionante e potente vedere pregare migliaia di giovani venuti da paesi così lontani.
Ai giovani dai 18 ai 35 anni è rivolto l’invito a partecipare al 41 ° incontro europeo dei giovani organizzato a Madrid dalla comunità di Taizé.
Quando: dal 27 dicembre all’1 gennaio con viaggio di andata e ritorno in aereo.
Come: si alloggerà presso famiglie che vivono nella città e nella regione circostante o in alloggi collettivi (sale parrocchiali, scuole...).
Programma: durante le mattinate saranno organizzati degli incontri con i giovani nelle parrocchie, nei pomeriggi laboratori in città, la sera incontri e preghiera nello stile di Taizé. La sera del 31 dicembre si festeggerà il Capodanno in forma internazionale con tutti i giovani partecipanti.
Costi: 290,00 euro per il volo a cui andranno aggiunti circa 70,00 euro per vitto e alloggio (l’importo preciso sarà comunicato prossimamente).
Documenti necessari: carta d’identità valida per l’espatrio e tessera sanitaria.
Iscrizioni da don Lorenzo compilando il modulo qui sotto allegato.
Sono suor Loreta, nata a Voltabrusegana da una famiglia nota perché dotata di ben sette figlie; è la famiglia di Italo Lagonegro e Ida Nardetto.
Cresciuta in questo ambiente con forti connotazioni cristiane, la mia vita è stata subito accompagnata da una fede palpabile in casa, nella scuola e nella parrocchia.
Partecipando all’Azione Cattolica, allora ben strutturata e formativa, frequentai incontri diocesani e parrocchiali nei quali i sacerdoti favorivano la formazione interiore e una vita dedicata a testimoniare nella Chiesa l’annuncio del Signore.
Ricordo come fui orientata nella catechesi e nei gruppi di “aspiranti”: realtà di servizio in parrocchia che già allora erano sinonimo di impegno con il Signore, perché lui fosse il “motore” primo e ultimo di ogni forma di servizio per il Suo Regno. Fu proprio dentro a queste esperienze ecclesiali che maturò la mia vocazione. Ricordo quanto mi coinvolgevano le proposte di vita cristiana: la partecipazione alla Messa giornaliera, la confessione e la direzione spirituale.
Il Signore si serve anche di mediazioni per arrivare a comunicare la sua volontà. Anch’io ne ho avute, sia nel contatto con persone consacrate, sia frequentando determinati ambienti. Non posso tralasciare il fatto che, prima di me, mia sorella suor Ida (ad oggi missionaria in Kenya da 51 anni) aveva già scelto la vita consacrata tra le Suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata. La sua scelta non mi ha “condizionato” ma sicuramente ha rafforzato la decisione nella famiglia.
Terminate le scuole dell’obbligo andai a lavorare per collaborare all’economia familiare, ma dopo cinque anni di vita in fabbrica decisi di iniziare la mia esperienza tra le Suore Dimesse. Era precisamente il 2 febbraio 1966, giorno della Presentazione di Gesù al Tempio (la Candelora). Nella mia vita ho sempre ricordato quel giorno come l’inizio del mio “sì” decisivo. Feci il cammino formativo e alla fine il Signore, attraverso i miei Superiori, mi portò a fare i voti di povertà, castità e obbedienza il 30 agosto 1968.
Nelle nostre comunità esistono due scuole parrocchiali e, al di là delle chiacchiere, la volontà ferma è di mantenerle attive entrambe.
I male informati hanno ancora una volta la possibilità di apprendere che ambedue adottano indirizzi di eccellenza riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione: il modello Senza Zaino per la scuola di Voltabrusegana e il modello B612 (dal nome dell’asteroide da cui proveniva il Piccolo Principe) in via di realizzazione insieme all’Università di Padova. Sono due scuole che hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Quella di Voltabrusegana, intitolata a Luigi Maran, è la prima Senza Zaino nell’intera provincia di Padova e si avvale di professionisti esperti, autorevoli e significativi nell’ambito formativo. La scuola di Mandria, che porta il nome di Giovanni XXIII, gode di una stretta collaborazione con l’Università di Padova.
Le comunità di Mandria e di Voltabrusegana hanno voluto optare ancora una volta per la passione che la Chiesa ha per la formazione, anche in quest’epoca così difficile e impegnativa sotto il profilo economico e della sostenibilità. Come comunità cristiane crediamo in questo e in questo ci impegniamo mettendo tempo e risorse con la massima professionalità ed elevate competenze.
Le insegnanti delle due scuole stanno già avviando delle collaborazioni, nel contempo i comitati di gestione si sono attivati per condividere gli acquisti, le competenze e i servizi in modo da dare vantaggio alle famiglie che con la loro retta devono sostenere la scuola. Abbiamo quindi un lavoro nascosto fatto da molti volontari delle due comunità che si somma al lavoro eccellente, più visibile, del personale scolastico. È un modello misto che altre istituzioni spesso devono costruire da zero, a differenza di noi che, per così dire, ce lo troviamo in casa: un modello economico-sociale che vede l’integrazione tra personale professionale e volontari.
La Luigi Maran e la Giovanni XXIII sono e resteranno scuole parrocchiali. La loro natura cristiana farà da sfondo grazie all’antropologia cristiana, ma risulterà anche esplicita nella formazione e nell’educazione cattolica. L’impegno e la presenza del parroco sarà settimanale in entrambi gli istituti, oltre che sul fronte amministrativo.
Di fronte a questo impegno sento il dovere di ringraziare quanti insieme a me sostengono queste due esperienze. Ai genitori vengo sempre a chiedere impegno e presenza anche attraverso qualche gesto di volontariato per la scuola stessa: manutenzione, sistemazione del giardino, varie competenze che possono essere segnalate alle coordinatrici. Anche se si paga una retta per necessità non dipendenti da scelte nostre, non possiamo essere solo “clienti fruitori”: queste sono scuole delle comunità, perciò ognuno se ne senta partecipe dando l’apporto che può. Chi ha colto il messaggio può parlarne direttamente con le coordinatrici.
Segnalo anche che ci sono ancora dei posti disponibili, pertanto chi volesse fa iniziare ai propri figli queste esperienze può contattare la segreteria che da settembre sarà condivisa tra le due scuole.
AtTratti
Nella nostra vita siamo “attratti” da molte cose, che spesso ci aiutano a orientare le nostre scelte, maturando gesti e parole che ci mettono in relazione!
Questo accade soprattutto quando siamo attratti da qualcosa di bello, buono, vero, tanto da arrivare a contagiare chi ci sta attorno, portandoli a compiere, con noi, un tratto di strada.
Il nostro essere “attratti” poi, è fatto di tanti piccoli, grandi “tratti” di cammino, di vite incontrate, incrociate, conosciute o nuove da scoprire. Anche le esperienze che viviamo nel nostro quotidiano ci permettono di tratteggiare la nostra storia e di unire quei tanti “tratti” che ci fanno essere catechisti, accompagnatori, genitori, educatori, preti, giovani e adulti nelle nostre comunità.
Così l’immagine scelta per quest’anno, dell’adulto (papà) che indica al bambino (figlio) una direzione dove orientare lo sguardo, perché possa essere attratto da qualcosa/Qualcuno, diventa un’occasione per chiederci da cosa e da chi siamo “attratti” e per riconoscere quali “tratti” hanno reso bella la nostra vita.
È un invito a lasciarsi attrarre sempre più da Dio, è un richiamo ad essere attratti da queste proposte di formazione, è un augurio ad essere attraenti per attrarre altri nello stesso servizio.
Attratti, per attrarre... per condividere un tratto di strada e per guardare insieme con fiducia al nuovo che ci attende.
Anche quest’anno i nostri giovani animatori propongono il grest,
l’atività estiva per bambini e ragazzi
dalla prima elementare alla seconda media.
Giorni
Da lunedì 27 agosto a venerdì 7 settembre (sabato e domenica esclusi).
Orari
Dalle 8.00 alle 16.00 con pranzo e merende inclusi.
Il 25 maggio si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Circolo NOI.
Ringraziamo tutti coloro che hanno accettato di mettersi in gioco candidandosi: pensiamo che tutti loro siano risorse preziose, con la loro passione e creatività, per il rilancio del patronato. Vorremmo fortemente quindi coinvolgere anche i non eletti, assieme agli eletti, nelle commissioni di ciascuna area.
Il primo incontro del Direttivo avrà luogo martedì 19 giugno alle ore 21.00
e verrà allargato a tutti i candidati alle ore 21.30 con l’avvio delle suddette commissioni.
Sempre martedì 19 giugno alle ore 20.30 avrà luogo
l’assemblea di tutti i soci per l’approvazione del bilancio 2017.
Si è conclusa la festa del pesce di Voltabrusegana, giunta quest’anno alla sua 25a edizione.
Nel corso del tempo questo evento è diventato apprezzato e atteso non solo per motivi culinari ma anche per l’atmosfera familiare e allegra che porta con sé: per molti che si sono trasferiti altrove è infatti un’occasione per ritornare alle proprie “origini” e rincontrare gli amici di una volta, per chi è arrivato di recente è una delle possibilità per fare nuove conoscenze e inserirsi nella vita della comunità (pensiamo anche ai ragazzini che vengono coinvolti nel servizio coperti e sentono di poter dare una mano in modo concreto), per chi vi opera da anni è uno degli eventi più sentiti che rendono “viva” la parrocchia.
Da qualche edizione abbiamo avuto la possibilità di creare accanto alla sala polivalente uno spazio per i bambini con giochi e giostre su cui possono intrattenersi dopo la cena: anche questo è un bel segno di attenzione e ospitalità.
Grazie quindi a tutti coloro che nel corso degli anni, con impegno e costanza, hanno reso possibile tutto questo. Grazie per i risultati, non solo in termini economici, ma anche di relazioni: ciò che ciascuno ha messo, a volte anche con grande fatica, non va perduto e non passa i-nosservato.
I siti delle altre parrocchie del nostro vicariato: